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CHI SIAMO

IBO Italia è una Organizzazione Non Governativa (ONG) e Onlus di ispirazione cristiana. impegnata nel campo della cooperazione internazionale e del volontariato in Italia e nel Mondo.

Una storia di persone, impegno e partecipazione:

  • dal 1957 presente in Italia;
  • dal 1968 costituita in Associazione di Volontariato;
  • dal 1972 riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri ad operare nel settore della cooperazione internazionale. IBO Italia, nota anche come Asoocizione Italiana Soci Costruttori, è stata la prima ONG in Italia a realizzare ufficialmente un progetto di cooperazione con il MAE.
  • La prima sede nazionale  fu a Cognola di Trento per poi passare a Pontenure (PC), Cesate (MI) , Casalpusterlengo (LO)  e Cassana (FE). Dal 2011 si trova in centro città a Ferrara.

IBO Italia fa parte di:

  • Network IBO – le cui attività ebbero inizio nel 1953, nel nord Europa, con i primi campi di lavoro per la ricostruzione di case destinate ai profughi della Seconda Guerra Mondiale. IBO, infatti, è l’acronimo fiammingo di Internationale Bouworde, che significa “Soci Costruttori Internazionali”;
  • FOCSIV – Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario, che comprende 73 Organizzazioni che operano in oltre 80 paesi del mondo.

IBO Italia è membro di:

  • AOI – Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale
  • Alliance of European Voluntary Service Organisations

Tutto inziò così…

Padre Angelo Marcandella

IBO Italia nasce in Italia nel 1957 per opera di padre Angelo Marcandella, giovane religioso della congregazione dei Sacri Cuori, figlio di emigrati italiani in Belgio. Padre Angelo segue il movimento dei Soci Costruttori fin dalla sua nascita nel 1953 in Europa ad opera di un altro religioso Padre Werenfried van Straaten, meglio conosciuto come padre Lardo. Padre Lardo, che alcuni anni prima aveva fondato la Oostpriesterhulp ossia Chiesa del silenzio, oggi conosciuta come Aiuto alla chiesa che soffre, era chiamato cosi per via del suo impegno fra i poveri sfollati tedeschi della seconda guerra mondiale che, scappati dalle città bombardate su finire del conflitto, si erano ammassati principalmente ai confini con il Belgio e l'Olanda.

Padre Lardo

Padre Lardo andando casa per casa raccoglieva dalle massaie fiamminghe tutto ciò che poteva, soprattutto lardo (da qui il suo nome), che poi distribuiva alle famiglie sfollate. Una domenica mattina, nel celebrare la messa, aveva distribuito santini ai bambini dicendo loro di attaccarli ai muri della loro casa. Vedendo piangere una bambina, gli si avvicino per chiederle il perché di tanta tristezza. Le parole della bambina «siamo in cinque famiglie in un unico magazzino, la nostra è al centro e non ha nessun muro», lo lasciarono sconcertato e diedero il alla nascita del movimento dei Soci Costruttori. Padre Lardo decise infatti di costruire case per loro grazie all'aiuto di tanti giovani che iniziarono ad arrivare da ogni parte d'Europa per dare gratuitamente il proprio contributo. Squadre di lavoro di tute bianche, graziburundie alla donazione di migliaia di tute di quel colore da parte di una ditta di vernici tedesca, invasero l'Europa, arrivando anche in Italia. Il loro obiettivo era costruire case per chi non poteva permettersene una.

Da allora ad oggi

La prima sede di IBO Italia fu a Cognola di Trento per poi passare a Pontenure (PC) nel 1962, Cesate (MI) nel 1972, Casalpusterlengo (LO) nel 1978, Cassana (FE) nel 1994 e dal 2011 a oggi in centro città a Ferrara. Nel tempo IBO Italia ha subito diverse trasformazioni diventando ufficialmente associazione nel 1968 e Organizzazione Non Governativa nel 1972 anno in cui svolge ufficialmente il primo progetto di cooperazione, in Zaire, per il Ministero degli Affari Esteri Italiano. Nel 1974 è fra le ONG che fondano Volontari nel Mondo - FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario (già FOLM - Federazione Organismi Laici Missionari). Ad oggi IBO Italia può annoverare numerosi interventi in America Latina, Africa e Asia e migliaia di campi di lavoro in tutta Europa con la partecipazione di decine di migliaia di volontari.